“Seven Sister” è un film che ho trovato molto interessante, anche se forse troppo violento. Tutto è ambientato nell’ipotetico 2073 e il nostro pianeta, in preda a un sovrappopolamento eccessivo dovuto agli effetti collaterali di nuovi OGM utilizzati per cercare di diminuire la fame nel mondo, si affida ad un’agenzia europea che apparentemente sembra avere una soluzione, ibernare tutte le persone non primogenite in attesa della soluzione al problema. Questa verrà chiamata “la legge del figlio unico”, poiché vi era stato un aumento di parti plurigemellari. La storia prosegue con la nascita di ben 7 sorelle gemelle: per salvarle la madre le fa nascere in un centro non specializzato, con dottori che lavoravano in segreto rispetto allo stato. Queste si ritroveranno ad affrontare una situazione molto difficile: potranno uscire uno dei giorni della settimana a turno e nella loro casa verranno chiamate con i nomi del loro giorno di nascita, c’era Lunedì, Martedì, Mercoledì ecc. Quando però verranno scoperte, la loro situazione muterà in peggio ed è qui che inizia una serie di peripezie spesso trasmesse allo spettatore attraverso scene ciniche, violente, forti. Questo film non mi è piaciuto per via di queste scene e anche per la costante ansia che faceva venire. La cosa che veramente mi ha colpita però è stato il fatto che, un futuro simile (visto che il sovrappopolamento è un problema reale) non è totalmente ipotetico e immaginario, anche se ovviamente molto meno estremo. Questo film lo consiglio agli amanti dei film d’azione.
Ivana Gargano