Per parlare di sostenibilità dobbiamo fare incrociare tre ambiti: quello ambientale, economico e sociale, perché si tratta di un processo di cambiamento nel quale risorse, investimenti, tecnologie e istituzioni devono (e possono) essere connesse tra loro in maniera da favorire l’equità nella società e nell’economia e la tutela dell’ambiente. Quando questo incrocio riesce, o almeno ci si propone di farlo riuscire al meglio, si può parlare di sviluppo sostenibile.
(in foto vediamo proprio il Diagramma di Venn dello sviluppo sostenibile, risultante dall’incrocio delle tre parti che lo costituiscono)
In ambito ambientale la sostenibilità è fondamentale per garantire la stabilità di un’ecosistema. In ambito sociale indica un “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”. Mentre il concetto di sostenibilità in ambito economico è alla base delle riflessioni che studiano la possibilità di un processo economico che si allunghi nel tempo: cioè, un processo è economicamente sostenibile se utilizza le risorse naturali ad un ritmo tale che esse possano essere rigenerate naturalmente.
Ci siamo soffermati a riflettere su queste due frasi:
«Quale pianeta lasceremo ai nostri figli?»
(Hans Jonas)
«A quali figli lasceremo questo pianeta?»
(Jaime Semprun)
Infatti, quando parliamo di sostenibilità, ormai abbiamo capito che ci deve essere un “equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”, un dialogo quindi tra presente e futuro. Del resto la Terra non la dobbiamo più pensare come l’eredità dei nostri padri, ma come un prestito dai nostri figli. Se cambiamo la nostra ottica forse ce la faremo!
Obiettivi per uno sviluppo sostenibile
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, “è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità”. L’Agenda prevede 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile “Sustainable Development Goals, SDGs” all’interno di un programma d’azione che comprende 169 traguardi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono stati stabiliti per lo sviluppo internazionale futuro e sono “obiettivi comuni”, cioè che devono riguardare tutti i Paesi, e, di conseguenza, tutti i cittadini. Nell’Agenda si afferma il concetto, abbastanza innovativo, che vi abbiamo illustrato prima: non possiamo parlare di sostenibilità e pensare solo all’ambiente. Per questo gli obiettivi riguardano, oltre ad ambiente e natura, anche società ed economia toccando ambiti quali Istruzione, Povertà, Disparità di genere etc.
Vediamo alcune tematiche:
- Povertà: porre fine alla povertà a livello globale
- Cibo: azzerare la fame, garantire una “sicurezza alimentare” e una corretta alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile
- Salute: promuovere il benessere e assicurare una vita sana per tutti a tutte le età
- Educazione: garantire un’educazione e un’istruzione di qualità che sia inclusiva e paritaria e promuovere opportunità di istruzione permanente per tutti
- Donne: assicurare l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile[
- Acqua: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e dei servizi igienici
- Energia: garantire a tutti l’accesso a un’energia che sia economica, affidabile, sostenibile e moderna
- Economia: favorire la crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti
- Infrastrutture: costruire infrastrutture resistenti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione
- Disuguaglianza: ridurre la disuguaglianza tra i Paesi
- Abitazione: costruire città e insediamenti umani inclusivi, sicuri, resistenti e sostenibili
- Consumo: garantire modelli di produzione e di consumo sostenibile
- Clima: adottare misure urgenti per contrastare il cambiamento climatico e i suoi impatti, assicurando che vengano messe in atto le strategie di mitigazione e adattamento
- Ecosistemi-marini: preservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
- Ecosistemi: proteggere, rilanciare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità
- Istituzioni: promuovere società inclusive e pacifiche per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti il diritto a un equo processo e realizzare istituzioni inclusive, responsabili ed efficaci che operino a tutti i livelli
- Sostenibilità: potenziare gli strumenti di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
Qui sotto, nello schema, potete vedere i 17 obiettivi con i relativi simboli:
A questo punto è chiaro che tutti i Paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile: dovrebbe essere abolita la differenziazione tra Paesi Sviluppati e non, anche se ovviamente è una strada tutta in salita. Ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile . A favorire, ad esempio, un’economia circolare che preveda il riciclo, il riuso. A favorire l’inclusione, a ridurre le disuguaglianze. A far sì che le nostre città diventino più smart e più sostenibili. Dobbiamo provarci anche noi nel nostro piccolo, questo può fare la differenza. Noi siamo pronti. Voi?
Guido Frate