Negli ultimi anni le maggiori case automobilistiche hanno progettato “l’auto del futuro” per far fronte al grande inquinamento che il diesel e la benzina stanno causando. Si presume che dal 2020 in poi la maggior parte delle automobili diventeranno elettriche, sostenibili, e saranno dotate di molte tecnologie utili per chi guida, ad esempio l’assistenza alla guida, il mantenimento corsia, il rilevamento pedoni con frenata d’emergenza ecc. Grandi miglioramenti in vista, dunque.
Come sarà?
L’auto del futuro sarà elettrica: quindi si andrà sempre più a restringere l’ottica dei combustibili fossili. Ma oggi siamo arrivati a un compromesso: l’ibrido è un equilibrio tra benzina e corrente ma in un tempo non lontano si andranno ad avvicinare alle elettriche; quindi saranno sempre più intelligenti, innovative e con nuovi sistemi tecnologici, che arriveranno ad avere un auto con guida autonoma.
L’auto del futuro sarà connessa: quindi si apre e si chiude dallo smartphone, ti avvisa di un veicolo contro mano, individua un parcheggio appena si libera e tante altre cose di questo genere. Ma c’è un grande ostacolo: la memoria di un’auto. Infatti è stato stimato che, per compiere tutte quelle azioni elencate in precedenza, ci vogliono circa 4 terabyte al giorno per ogni auto e quindi una enorme quantità di memoria per l’arco della sua vita e non si sa dove conservarla.
L’auto del futuro sarà elettrica digitale: si calcola che nel 2025 sulle strade di tutto il mondo ci saranno oltre 470 milioni di veicoli connessi. Ma in che modo si interpreta la trasformazione dell’auto? Si fa allargando la risorsa di servizi. Assistenza alla guida, ok, ma ci saranno sempre più sistemi di sicurezza che saranno comunicanti l’uno con l’altro oltre che con l’ambiente circostante. Quindi in un futuro non molto lontano le auto elettriche potranno arrivare all’ “autosostenibilità”.
Quali novità ci saranno rispetto al passato?
Rispetto al passato le auto saranno connesse, digitali, elettriche ma arriveranno ad avere una mente artificiale super complessa. Ma quali sbocchi ci saranno? Tanto positivi, quanto negativi. Beh, di certo l’auto del futuro potrebbe togliere lavoro ai tassisti o agli NCC che si potranno trasformare in NCGA, “noleggio con guida autonoma”, ma siccome da parte del consumatore ci sono sempre più domande da soddisfare, si potrà sviluppare un nuovo lavoro che potrà sicuramente occupare altre persone, così da conciliare la tecnologia e il progresso con la bellezza e l’umanità di un essere vivente in carne e ossa.
Emanuele Gentile e Matteo Montaquila