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Nomen Omen: i Fratelli Lumière

La Francia, il cinema, la luce: la geografia è anche capire di più della cultura di un Paese. E mentre si parlava di Francia, questa storia mi ha colpito particolarmente perché credo che tutto accada dove c’è terreno fertile. E la Francia è un posto molto interessante: dalla Rivoluzione Francese alla prima grande Esposizione Universale, fino ai Fratelli Lumière.

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Articolo di Diego Piacente, 2A

Articoli Recenti, Confini Reali, Contaminazioni, Frontiere e confini, Popoli: geostorie tra spazio e tempo

GeostoriE: riflettiamo un po’

La Geografia è l’albero, il tronco dal quale si diramano le altre materie, perché senza un luogo fisico non ci sarebbero persone che comunicano e agiscono ogni giorno. È come la storia della Matematica che è onnipresente, ma anche la Matematica deriva dalla Geografia, perché senza nessun punto di riferimento nello spazio, cosa posso misurare? Storia e Geografia vanno a braccetto, perché senza un luogo fisico e degli elementi geografici, come fiumi, laghi, foreste, non si sarebbe nemmeno svolta l’evoluzione dell’uomo, a partire dall’età della pietra, non si sarebbe scoperto nulla, non si sarebbero combattute battaglie, guerre, invenzioni, rivolte e rivoluzioni. In un certo senso, le materie e le discipline derivano anche dalla Storia, perché le lingue (e anche i dialetti), le scoperte scientifiche, le religioni si sono sviluppate in un determinato periodo della Storia, in un punto nel corso del tempo.
La metafora dell’albero è la più adatta, credo, per spiegare questo concetto: la Geografia è il tronco dell’albero, e la Storia è rappresentata dai rami più grossi, dai quali si diramano altre materie.

Antonio Orsini

La storia e la geografia sono due materie connesse tra loro. Non esisterebbe la storia
senza la geografia e la geografia senza la storia. Ogni evento storico è sempre
collegato ad un luogo geografico.
La scoperta dell’America è un perfetto esempio di
relazione tra storia e geografia perché è stata una delle scoperte più importanti di sempre, scoperta di un luogo geografico che è entrata nella Storia ed è avvenuta in un preciso momento storico.

Angelica Di Rienzo

Alcuni umanisti affermano che la geografia serve per conoscere e memorizzare la
storia, per capire come si è insediata una civiltà, il modo di vivere dei suoi abitanti, le
tradizioni, il sistema politico adottato, bisogna relazionarsi con il territorio, con
l’ambiente geografico che lo circonda, con il suo paesaggio. Le due discipline per me
sono interconnesse, dipendenti l’una dall’altra.
Per quanto riguarda il caso specifico della campagna di Russia di Napoleone
Bonaparte
, quest’ultimo decise di invadere la città di Mosca con circa
tantissimi soldati di nazionalità diverse ma non conoscendo la conformazione geografica del territorio, partì forse un po’ sprovveduto i i Russi nel frattempo bruciarono tutti i terreni, rendendoli sterili. Così, quando i soldati di Napoleone raggiungono la nazione straniera, non sanno di cosa cibarsi e molti muoiono di stenti. Nel frattempo poi arriva l’inverno russo, durissimo, e i militari non avevano
l’abbigliamento adeguato per sopravvivere alle temperature rigide ed essendo già
indeboliti, molti muoiono per il freddo e per le abbondanti nevicate. Ciò dimostra quanto sia importante la conoscenza della geografia e del territorio.

Greta Mannella

Confini Reali, Frontiere e confini, Il mediterraneo, Interviste, Rubriche

Tra bussole e reti: Alessandro Vanoli a Castel Di Sangro

Il 9 maggio abbiamo avuto ospite a scuola Alessandro Vanoli, un grande scrittore e studioso, e questo lo sapevamo già, ma abbiamo scoperto che è anche un grande uomo, dal cuore gentile e dalla mente libera. Che onore che è stato!

Con lui abbiamo parlato di questo libro, letto precedentemente, e quindi di Storia e storie, di Mediterraneo e di popoli, di lingue e di viaggi, di migrazioni, di pane e di caffè, di bussole e di strade perse, di internet e di abbracci. Ci siamo cimentati nel lavoro giornalistico, lo abbiamo intervistato e gli abbiamo fatto delle domande nate da alcune curiosità durante la lettura del libro. Insieme a noi c’erano le altre due terze dell’istituto e mentre parlava tutti eravamo affascinati, ci ha lasciato a bocca aperta quando raccontava dei suoi giri intorno al mondo, dei suoi lavori. Ci ha fatto riflettere su tematiche attuali, sull’importanza dell’onestà e della gentilezza, sullo studio che è fondamentale. Da questo incontro usciamo arricchiti.

Classe 3B